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That Bloody Woman: The Turbulent Life of Emily Hobhouse

Negli ultimi tempi, fortunatamente, si è diffusa una coscienza della diversità culturale e linguistica che solo vent'anni fa sarebbe stata impensabile. Oggi, per esempio, quasi tutti sanno che Sean Connery è un attore scozzese e non inglese e che Salvador Dalì era un pittore catalano e non spagnolo. 
Naturalmente questa consapevolezza è strettamente legata alla specificità culturale di certi luoghi: non a caso gli esempi suddetti si riferiscono a regioni chiaramente individuabili, con una storia e una cultura ben distinte da quella maggioritaria. Lo stesso non può dirsi di altre regioni che per vari motivi vengono ancora percepite come componenti indistinte dello stato al quale appartengono. Una di queste è la Cornovaglia.
Come abbiamo gia scritto, il 24 aprile il governo britannico ha riconosciuto ufficialmente la minoranza cornica.
L'occasione per conoscere una delle figure più significative della Cornovaglia ci viene offerta dal libro That Bloody Woman: The Turbulent Life of Emily Hobhouse (Truran Books, Truro 2014, pp. 336, £17.99), dove John Hall ripercorre la vita di una donna che non esitò a schierarsi apertamente contro il potere imperiale britannico per lottare contro l'ingiustizia. 
Al tempo della guerre anglo-boere, infatti, Emily Hobhouse raggiunse il Sudafrica e denunciò i campi di concentramento britannici, dove morirono circa 26000 persone. 
Al tempo stesso si adoperò a per aiutare le vittime e le loro famiglie. Lord Kitchener, il generale che avrebbe vinto le guerre anglo-boere,ordinò che la donna fosse deportata su una nave militare. Dopo la fine del conflitto Emily Hobhouse continuò ad aiutare le famiglie delle vittime. 
Pacifista convinta, fu amica di Gandhi, che la stimava molto.
Morì a Londra a 66 anni. Le sue ceneri si trovano a Bloemfontein (Sudafrica), dove aveva svolto buona parte della sua opera umanitaria.
Il libro, già pubblicato nel 2008, esce oggi in una nuova versione aggiornata che contiene molte foto inedite.
John Hall, giornalista inglese, ha pubblicato fra l'altro "Moths" (Giant Strides Press, 2005).
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