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Pagan Dawn

Il rispetto delle minoranze religiose non può limitarsi a quelle monoteiste. Anche se i media privilegiano le fedi che riconoscono una sola divinità, non dobbiamo dimenticare che fra i 7 miliardi di abitanti della Terra esistono 1 miliardo di induisti; alcuni milioni di shintoisti, anche se il numero è difficilmente calcolabile, perché la religione autoctona del Giappone è spesso frammista al buddhismo; oltre 200.000.000 di aderenti a religioni indigene; almeno un milione di politeisti in Europa.
Questa introduzione era necessaria prima di segnalare il nuovo numero di Pagan Dawn (192, estate-autunno 2014), la rivista trimestrale edita dalla Pagan Federation. Questa organizzazione, fondata nel 1971 in Gran Bretagna, ha sedi in molti paesi inclusa l'Italia. 
Il nuovo numero della rivista inglese propone fra l'altro articoli sulla danza tradizionale inglese, sul druidismo e sulla disabilità.
Comunque la si pensi, sarebbe sbagliato disprezzare o deridere questa forma di religiosità, così come non avrebbe senso assimilarla a certe buffonate nostrane come il Mago Otelma.
Al contrario, si tratta di una sensibilità legata alla natura (quindi ecologista) e a culti precristiani che meritano rispetto.
Si tratta di temi che ormai godono di una notevole attenzione accademica. Anche in Italia, dove un editore prestigioso come Il Mulino ha appena pubblicato "Elogio del politeismo", scritto da Maurizio Bettini (Università di Siena).     
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