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Moana: The Rising of the Sea

Nel giugno scorso si è tenuta a Bonn una conferenza sui mutamenti climatici organizzata dall'ONU. Anote Tong, presidente di Kiribati (un arcipelago dell'Oceania grande come l'Islanda), ha
ricordato che il suo paese è condannato a venire sommerso dal Pacifico. Non si trattava di un'opinione personale, ma di una previsione scientifica relativa agli effetti del riscaldamento globale. Anche le isole Marshall, Tuvalu e le Maldive, ha detto Tong, si trovano in questa situazione.
La logica dello "sviluppo", questo dogma al quale i paesi del Nord del mondo e la Cina nonpossono rinunciare, produce un inquinamento che rappresenta un pericolo mortale per il futurodella
Terra.
Le isole del Pacifico sono fra le prime vittime dei mutamenti climatici causati da questa logica.
Il film Moana: The Rising of the Sea (2014), scritto e diretto da Vilsoni Hereniko, mette in evidenza i gravi problemi che i popoli autoctoni del Pacifico devono affrontare a causa dei mutamenti climatici. Il lungometraggio denuncia l'impatto culturale, ambientale ed economico del fenomeno.
"Il film mette in evidenza la dimensioneumana dei mutamenti climatici, quello che si prova quando si deve abbandonare la propria terra e tutto quello che ci è caro" ha detto Hereniko per descrivere il film. Paradossalmente la sua nuova opera è stata finanziata dall'Unione Europea, che è fra i primi resposabili dei problemi suddetti.
Un'opera importante che dovrebbe essere vista e diffusa anche in Italia, dove l'interesse per i problemi ambientali è sempre più scarso.
Vilsoni Hereniko (Mea, isole Figi, 1954) è uno scrittore, regista e docente universitario. Ha scritto e diretto fra l'altro "The Land Has Eyes", il primo film realizzato nelle isole Figi. Dal 2002 al 2008 ha diretto la rivista accademica "The Contemporary Pacific". Insegna letteratura, teatro e cinema al Center for Pacific Islands Studies (University of Hawai'i, Honolulu). Per altre informazioni: