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(Trasas ped...

Kayip izler gizli anilar
(Trasas pedridas recuerdos eskondidos)

L'etichetta turca Kalan continua la sua ricerca attraverso le musiche delle minoranze linguistiche e religiose dell'impero ottomano.
In questa logica si inserisce anche Kayip izler gizli anilar/Trasas pedridas recuerdos eskondidos/Lost traces hidden memories, ilnuovo CD della pianista e compositrice Renan Keoen.
Il disco (Kalan, 2014) propone venti brani legati alla cultura sefardita (o giudeo-spagnola). Stiamo parlando degli ebrei che sistabilirono nell'impero bizantino alla fine del quindicesimo secolo dopo essere stati cacciati dalla Spagna.
La formazione è composta da Mehmet Akatay (percussioni), Kemal Akdoğan (tenore), Shimon Asayas (hazan = cantore di sinagoga), Sedef Erçetin (violoncello), Özer Özel (liuti), Sasha Rozhdestvensky (violino), Ertan Tekin (duduk), Derya Turkan (violino) ed Elif Weigand (viola). A loro si aggiunge ovviamente Renan Koen (voce, piano e harmonium).
Attraverso una ricerca certosina che spazia dalla Spagna all'Anatololia, dall Grecia all'Egitto, Renak Koen ha recuperato varie canzoni dimenticate e le ha riarrangiate per varie formazioni di musica da camera. 
Il titolo "Trasas pedridas recuerdos eskondidos" non è sbagliato, ma mette in evidenza le leggere differenze fra il castigliano e il ladino (spagnolo degli ebrei sefarditi), che ovviamente non deve essere confuso col ladino dell'arco alpino.
Per chi non la conoscesse, ricordiamo che l'etichetta di Hasan Saltik ha inciso molti dischi con musiche armene, circasse, kurde, lase,rom, etc. In questo modo ha fornito un panorama della diversità culturale che Kemal Atatürk, creatore della Turchia, aveva cercato dicancellare per dare vita a un paese monoculturale. Dischi come quello suddetto confermano che fortunatamente non ci è riuscito. 
Renan Koen (Ankara, 1971) è pianista, flautista, soprano, compositrice e musicoterapeuta. Ha pubblicato "Köprüler/Bridges" (Universal/Taxim,
2008).  
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