La maggior parte dei libri sulla Corsica viene pubblicata in Francia. Nel nostro paese, invece, nonostante i legami storici e culturali con quest'isola vicina, l'editoria stenta a dimostrare un certo interesse per le sue vicende politiche e culturali. Un'eccezione particolarmente gradita è Corsica fatal, Malta baluardo di romanità. L'irredentismo fascista nel mare nostrum (1922-1942), libro scritto da Deborah Paci. Non soltanto per il motivo succitato, ma anche perché tratta un tema che la storiografia sul fascismo aveva finora largamente trascurato: il tentativo di annettere terre straniere ritenute "italiane", o comunque legate alla cultura italiana, che Mussolini rivendicò in nome di questi legami veri o presunti.Il libro (Le Monnier, Firenze 2015, pp. 278, €21) esamina due casi diversi: la Corsica e Malta. Nel primo caso esistevano forti legami storici e linguistici che invece mancavano nel secondo. Precisa e ben documentata, l'opera di Paci ricostruisce il contesto nel quale si svilupparono gli avvenimenti, mettendo in luce gli argomenti della propaganda iredentista e il misero fallimento dell'iniziativa. Un libro importante che colma un vuoto.Deborah Paci si è laureata in Storia contemporanea all'Università di Bologna; nel 2008 ha ottenuto un doppio titolo di Laurea Specialistica in Storia d'Europa e di Master 2 in Histoire et civilisations comparées all'Università di Bologna e all'Université Paris VII–Denis Diderot.È assegnista di ricerca all'Università Ca' Foscari (Venezia), dove studia le politiche identitarie e l'immaginario insulare nelle isole del Mediterraneo e del Baltico durante il XX e il XXI secolo.Per altre informazioni:
www.mondadorieducation.it