Prima o poi qualcuno scriverà un libro sulle vite dei tanti europei che non si sono piegati alla logica predatoria del colonialismo, cercandoinvece di avvicinarsi alle culture indigene con rispetto e curiosità. Comunque chi vuole esplorare questo tema dispone già di un buon numero di opere, alcune delle quali sono state pubblicate negli ultimi anni.Una delle più recenti è Carlo Gentile: Un napoletano tra gli Indiani d'America (Controcorrente, Napoli 2015, pp. 208, € 10), opera postuma del giornalista Armando De Simone.Il libro racconta la storia dimenticata di un fotografo napoletano emigrato negli Stati Uniti, appunto Carlo Gentile, che adotta un bambino indiano strappandolo così a una vita di schiavitù e di sofferenza. Il bambino diventerà Carlos Montezuma, figura storica nella battaglia per i diritti dei nativi americani. Il libro è anche la storia dell'incontro tra due culture, quella napoletana e quella indiana.Armando De Simone, scomparso nel 2006 a 51 anni, aveva collaborato con vari quotidiani, fra i quali "Il mattino" e "Il Roma". Direttore dei servizi giornalistici di Teleregione, era docente di Master di giornalismo all'Accademia italiana delle ricerche.Non mancheranno la musica, con il concerto di canzoni Per altre informazioni:
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