Durante gli ultimi due secoli le regioni di confine dell'Europa centrale e orientale hanno vissuto una storia molto travagliata. Stiamo parlando dello sconfinato territorio che si estende dal Mar Baltico al Mar Nero, dove si intrecciano popolie culture inseriti in quattro imperi multinazionali: asburgico, ottomano, russo e tedesco.
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Ignorati da molti italiani, conosciuti da molti altri attraverso stereotipi ridicoli o grotteschi, i 300.000 germanofoni del Sudtirolo/Alto Adige sono diventati finalmente oggetto di un ritratto accurato e impietoso grazie a Benedetto Masi, autore del libro Introduzione poco riverente nel mondo dei Sudtirolesi (Arca, Lavis [Trento] 2012, pp. 238, € 12).Opera insolita e stimolante, il volume guida il lettore attraverso un viaggio che tocca tutte le caratteristiche della società sudtirolese, senza dimenticare quelle poco note al di fuori dei confini regionali.Dalle annose questioni linguistiche allo sport, dalle amministrazioni locali allo sfruttamento delle risorse ambientali e paesaggistiche, Masi demolisce in modo garbato ma deciso i tanti luoghi comuni che circolano su questa regione e sulla minoranza germanofona che la abita. Un libro acuto, intelligente, indispensabile per capire questa realtà socioculturale di confine.Benedetto Masi, nato nel 1957, vive a Bolzano, dove lavora come ricercatore.
Per altre informazioni:Edizioni Arca, tel. 0461-245540