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Whāia te Māramatanga

Whāia te Māramatanga (in lingua maori "cerca la conoscenza") è il titolo del nuovo CD di Rob Thorne, un musicista maori che suona quasi esclusivamente strumenti tradizionali della propria cultura (noti col nome collettivo di "taonga puoro"). La sua musica, però, non può essere definita "tradizionale", dato che Thorne proviene dal rock e usa anche strumenti elettronici.    
Il disco (Rattle Records, 2014) contiene due suite, "Whāia Te Māramatanga", divisa in otto parti, e "Pursue Enlightenment Suite", divisa in sette. Thorne ci propone una musica evocativa che attinge alla cultura maori ma la trasforma e la proietta nel futuro. In due brani compare come ospite Richard Nunns, un neozelandese bianco che suona strumenti tradizionali maori e che ha svolto un ruolo fondamentale nella loro riscoperta.
La musica maori prevede una ricca varietà di strumenti, fra i quali flauti, percussioni, trombe, oltre a quelli costruiti con le conchiglie e quelli che imitano i suoni degli animali.
"Whāia te Māramatanga" verrà presentato ufficialmente il 28 febbraio alla Hunter Concert Chamber della Victoria University (Kelburn, Wellington). L'autore sarà presente ed eseguirà alcuni brani del disco.
Il disco, inoltre, ci permette di conoscere un'etichetta molto interessante, fondata nel 1991 da Steve Garden, Tim Gummer e Keith Hill. Traendo ispirazione dall'etichetta ECM, i tre hanno già realizzato un catalogo stimolante, dove tradizione e contemporaneità si fecondano in vari modi. Fra i molti CD pubblicati spicca "Te Ku Te Whe" (1994), inciso da Richard Nunns insieme a Hirini Melbourne un musicista maori di grande rilievo, purtroppo scomparso nel 2003.
Fra i numerosi artisti che incidono per la Rattle ricordiamo Jeff Henderson, Marylin Crispell, The Jac, il suddetto Nunns e John Psathas.  
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