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We Are Still Here
A Photographic History of the American Indian Movement

L'American Indian Movement (AIM), fondato nel 1968 a Minneapolis, ha dato un impulso decisivo alle lotte degli Indian nordamericani. Basti pensare all'occupazione di Alcatraz (1969-1971)
o a quella di Wounded Knee (1973). Oggi, dopo numerose opere dedicate alle lotte politiche del movimento, viene pubblicato un interessante volume fotografico che ne ripercorre la storia:
We Are Still Here: A Photographic History of the American Indian Movement (Minnesota Historical Society Press/Borealis Books, St. Paul [MN] 2013, pp. 224, $39.95).
Il volume contiene 180 fotografie di Dick Bancroft, accompagnate da testi di Laura Waterman Wittstock. L'introduzione è firmata da Rigoberta Menchu Tum, la celebre attivista maya che nel 1992 è stata il primo esponente indigeno a ricevere il Premio Nobel per la Pace. 
Le foto di Bancroft forniscono un panorama dettagliato ed esauriente degli anni compresi fra la fine del periodo compreso fra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Ottanta. La giornalista Laura Waterman Wittstock ha raccolto le testimonianze dirette di Dennis Banks, Clyde Bellecourt, Winona LaDuke, Bill Means, Russell Means e altri.
Ancor oggi, purtroppo, capita di leggere articoli dove i popoli indigeni vengono definiti "gli ultimi primitivi", quasi come se fossero animali preistorici curiosamente sopravvissuti allo scorrere dei secoli. Ma la realtà è molto diversa: molti di questi popoli, fra i quali gli Indiani nordamericani, sono riusciti a sviluppare strutture politiche e diplomatiche grazie alle quali hanno ottenuto successi importanti, come la Dichiarazione universale dei diritti dei popoli indigeni (2005). Per questo, come titola il libro, possono affermare con orgoglio "Siamo ancora qui".
Le fotografie del libro, insieme ad altre di Roger Woo, sono esposte nella mostra "I'm Not Your Indian Anymore: A Photographic History of the American Indian Movement", allestita presso la All My Relations Art Gallery (1414 East Franklin Avenue, Minneapolis [Minnesota/Stati Uniti]). La mostra rimarrà aperta fino al 30 giugno.
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