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Venuti a galla. Scritti di metodo, di polemica, di critica.

Ormai è in libreria da un paio di mesi, ma comunque è imperativo segnalarlo: stiamo parlando di Venuti a galla. Scritti di metodo, di polemica, di critica, il nuovo libro di Boris Pahor. 
In questo volume (Diabasis, Parma 2014, pp. 218, € 13,60) l'anziano scrittore triestino appartenente alla minoranza slovena ha riunito numerosi saggi e interventi di vario tipo scritti fra gli anni Sessanta e oggi. Pahor ci conduce per mano, tramite la poesia e la prosa slovena di quegli anni, attraverso i suoi ricordi, dalla persecuzione della minoranza slovena operata dai fascisti al suo internamento in vari campi di concentramento.
Un'opera schierata apertamente in difesa delle minoranze - non soltanto di quella slovena -  e un monito vigoroso alle generazioni future.
Il libro è curato da Elvio Guagnini, già docente di Letteratura italiana all’Università di Trieste e redattore della rivista "Metodi & ricerche", dove ha pubblicato "Per Boris Pahor, uomo laico" (n. 1, 2013).
Boris Pahor (Trieste, 1913) ha pubblicato numersi libri, fra i quali ricordiamo "Necropoli" (Edizioni del Consorzio culturale del Monfalconese, 1997), "Qui è proibito parlare" (Fazi, Roma 2009) e "Figlio di nessuno", con Cristina Battocletti (Rizzoli, 2012). È stato candidato più volte al Premio Nobel.  
Per altre informazioni:

www.diabasis.it