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Venticinque anni dopo la caduta del Muro
9 novembre 1989 - 9 novembre 2014

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Il 9 novembre segna il venticinquesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino.
L'ultimo numero del settimanale Sette (supplemento del Corriere della sera, 31 ottobre) dedica la copertina a questa ricorrenza, facendo un bilancio sostanzialmente negativo: "Il Muro delle illusioni".
Si tratta di un giudizio condivisibile. Ma nessuna pubblicazione, eccettuato qualche giornale tedesco, includerà in questo bilancio un esame della situazione in cui versa la minoranza soraba, che faceva parte della defunta DDR (Repubblica Democratica Tedesca). 
In seguito alla riunificazione (1990) questa minoranza slavofona, che conta circa 70.0000 persone, è diventata la più numerosa delle quattro riconosciute da Berlino: le altre sono i Danesi, i Frisoni e gli Zingari (divisi in Rom e Sinti).
L'associazione culturale soraba Domowina, nata nel 1945, ha continuato la propria attività, ma stavolta come organizzazione indipendente dal potere politico. Nel 1991 il governo federale, la Sassonia e il Brandeburgo hanno creato la Stiftung fur das sorbische Volk (Fondazione per il popolo sorabo), che ha il compito di tutelare le strutture culturali sorabe e fornire loro un adeguato sostegno economico.
Nel 2005 é nato il Serbska Ludowa Strona (SLS, Partito Popolare Sorabo).
In ogni caso la minoranza manifesta un notevole malumore. La Lusazia, regione storica dei Sorabi, resta divisa fra Brandeburgo e Sassonia. Il bilinguismo è quasi inesistente e la situazione della lingua rimane molto grave. Nel 2008 numerosi esponenti politici e culturali sorabi hanno firmato un appello rivolto al governo e all'opinione pubblica. La minoranza lamenta la riduzione dei finanziamenti pubblici "in seguito a un disimpegno progressivo del governofederale". "E' incomprensibile - si legge fra l'altro - che un paese aperto al mondo come la Germania,  che ha ratificato tutti i trattati europei sui diritti delle minoranze, non riesca a tutelare adeguatamente il popolo sorabo".
Nel 2011 la grave situazione del sorabo è stata confermata dall'UNESCO.
Il caso della minoranza soraba assume un valore che supera il caso specifico, perchè ci ricorda che i regimi liberaldemocratici, nonostante un luogo comune molto diffuso, non garantiscono sempre una tutela effettiva delle minoranze.
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