homepage » Recensioni » Uomini nelle gabbie:
Dagli zoo umani...

Uomini nelle gabbie:
Dagli zoo umani delle Expo al razzismo della vacanza etnica

Nell'orgia di trionfalismo politico ed economico che circonda l'Expo di Milano nessuno ha ricordato che questa iniziativa è l'erede diretta delle "esposizioni universali" che nel secolo diciannovesimo e ventesimo presentavano indigeni di molte parti del mondo esposti in gabbia come attrazioni. 
Nessuno tranne Viviano Domenici, autore di Uomini nelle gabbie: Dagli zoo umani delle Expo al razzismo della vacanza etnica (Il saggiatore, Milano 2015, pp. 337, € 17).
L'opera racconta il fenomeno dell'esibizione di esseri umani - spesso legati, incatenati o rinchiusi - che comincia con le prime esposizioni universali di fine Ottocento e si perpetua fino ai giorni nostri. Domenici denuncia senza mezzi termini una mentalità che continua a vedere gli altri come animali da ammaestrare, barbari da civilizzare, sudditi da conquistare. In una parola, esseri inferiori.
Attraverso una ricerca attenta l'autore ripercorre le tragiche vicende di uomini e donne esposti in gabbia come animali: la giovane khoikoi(ottentotta) Sara Baartman, il celebre capo apache Goyaalé, meglio noto come Geronimo, fino alle orribili testimonianze contemporanee delle donne-giraffa thailandesi. Quest'ultimo caso dimostra che le pratiche disumane di un tempo non sono scomparse, ma sono state semplicemente sostituite dal "turismo etnico", dove gli indigeni interpretano sé stessi offrendo ai turisti gli stereotipi che questi vogliono vedere.
Un'opera fondamentale: non soltanto per chi segue i problemi dei popoli indigeni, ma in pratica per tutti.
Viviano Domenici, giornalista livornese, ha lavorato per molti anni al "Corriere della sera". Autore di molti servizi su temi archeologici e antropologici, ha pubblicato numerosi libri, fra i quali "Terra di Arnhem. Le caverne della memoria" (Electa, 2001), insieme a Giancarlo Ligabue, e "A cena coi cannibali. Taccuino di un giornalista esploratore" (De Agostini, 2011).

Per altre informazioni:

www.ilsaggiatore.com