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Tincian

"Tincian" è il secondo CD di 9bach, un gruppo gallese che sembra destinato a raggiungere la celebrità in tempi brevi. Non a caso "Froots", una delle più autorevoli riviste di world music, 
gli dedica la copertina di maggio. Il disco, che uscirà ufficialmente il 12 maggio, è pubblicato dalla Real World, l'etichetta fondata da Peter Gabriel.
Il nome del gruppo non deve trarre in inganno: nessun riferimento a Johann Sebastian Bach. Si tratta invece di un gioco di parole: 9 (in inglese 'nine') suona come 'nain', che in gallese vuol dire 'nonna', mentre 'bach' significa 'piccolo' nella stessa lingua.
Il gruppo è stato fondato nel 2005 da Lisa Jen (voce, piano e harmonium) e Martin Hoyland (chitarre e percussioni). Nel CD i due sono affiancati da Ali Byworth (batteria), Esyllt Glin Jones (arpa gallese, voce) e Dan Swain (basso).
Le dieci canzoni, composte da Lisa Jen, sono tutte cantate in gallese, eccetto una in greco. Spicca "Plentyn" ('bambino'), dedicata alla tragedia dei cosiddetti "stolen children" (bambini rubati), i piccoli aborigeni australiani che furono strappati alle proprie famiglie nel secolo scorso. È l'omaggio inconsueto e sincero che una minoranza offre a un'altra, trascendendo le evidenti differenze storiche, culturali e geografiche.
Quella di "Tincian" è una musica ricca e vitale che attinge alla tradizione gallese per proiettarla nel ventunesimo secolo.
Prima di questo il gruppo gallese il CD omonimo (Gwymon, 2009). 
Infine, occorre sottolineare che l'etichetta Real World, nata nel 1989, dedica ampio spazio alle espressioni musicali delle minoranze. Il suo catalogo comprende artisti sami/lapponi (Mari Boine), sardi (Tenores di Bitti), tibetani (Lama Gyurme, Yungchen Lhamo), tuareg (Toumast), etc. A conferma di questa sensibilità, lo stesso Peter Gabriel ha scritto la colonna sonora del film "Rabbit-Proof Fence (in italiano "La generazione rubata"), dedicato ai "bambini rubati" di cui si è accennato sopra.
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