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The Crimean Tatars:
From Soviet Genocide to Putin's Conquest

Negli ultimi tempi l'Ucraina è divenuta oggetto di un contrasto politico che coinvolge la Russia, gli Stati Uniti e l'UE. Nonostante questo, scarsissima attenzione è stata riservata ai Tartari della Crimea, che costituiscono la popolazione autoctona della penisola. Proprio perciò merita molta attenzione il libro The Crimean Tatars: From Soviet Genocide to Putin's Conquest (Hurst, London 2015, pp. 320, £20.00).
Scritta da Brian Glyn Williams, questa è la prima opera approfondita su una nazione che da almeno tre secoli lotta per conservare la propria identità culturale.  
Poco più estesa della Sicilia, la Crimea è una penisola situata nel Mar Nero, a ovest della Russia. Ha fatto parte dell'impero ottomano fino al 1783, quando è stata conquistata dalla Russia zarista. Nel 1921, con la riorganizzazione territoriale seguita alla nascita dell'URSS, ha assunto il nome di Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Crimea, parte della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, per punire la sua collaborazione con la Germania, le è stato tolto il titolo di repubblica autonoma, mentre la popolazione tartara (20% del totale) è stata deportata in Uzbekistan, venendo poi sostituita da immigrati russi. Nel 1954 fu "donata" da Nikita Khrushchev alla Repubblica Socialista Sovietica Ucraina, nel tentativo di aumentare la percentuale di russi residenti in Ucraina. Nel 1991, con l'indipendenza dall'Ucraina, ha assunto il nome di Repubblica autonoma di Crimea.
Nel 2014, a seguito della crisi politica, economica e diplomatica dell'Ucraina, la Crimea, dove la popolazione è in larga maggioranza russa, è stata riannessa da Mosca con un referendum, dove il 97,32% ha votato per il ritorno alla Russia. L'annessione non è mai stata riconosciuta dall'Ucraina e solo parzialmente a livello internazionale.
La protesta della minoranza tartara, strenuamente contraria all'annessione, è rimasta inascoltata. 
Il libro di Williams ricompone accuratamente questa storia e cerca di immaginare le prospettive della questione tartara.
Turcomanni e musulmani, i Tartari che vivono oggi in Crimea sono 260.000, ma esistono molte comunità in altre regioni dell'Europa centrale, orientale, del Caucaso e della Siberia, per un totale di oltre 10 milioni di persone.
Brian Glyn Williams insegna Storia islamica alla University of Massachusetts di Dartmouth.
Per altre informazioni:

www.hurstpublishers.com