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The Aboriginal Tent Embassy
Sovereignty, Black Power, Land Rights and the State

"Aboriginal Tent Embassy": dietro questo termine, mal tradicibile in italiano, si nasconde una delle più originali e importanti espressioni di diplomazia non ufficiale realizzata da una comunità indigena, nel caso specifico gli Aborigeni australiani.
A questa pagina di storia recente è dedicato il libro The Aboriginal Tent Embassy: Sovereignty, Black Power, Land Rights and the State (Routledge, London 2013, pp. 328, £80.00), curato da Gary Foley, Andrew Schaap ed Edwina Howell.
Il 26 gennaio 1972 quattro militanti aborigeni (Michael Anderson, Billy Craigie, Tony Coorey e Bertie Williams) andarono da Sydney a Canberra e fissarono alcune tende nel prato davanti al Parlamento (oggi Old Parliament House). La postazione informale era stata allestita per protestare contro il governo retto dal liberale William McMahon, che aveva rifiutato di riconoscere i diritti territoriali degli indigeni australiani.
Poi gli attivisti resero note le proprie richieste:
 
- il diritto di governare il Territorio del Nord (Northern Territory, uno dei sei stati federali) come stato associato al Commonwealth:
- il Parlamento dello stato doveva essere composto in prevalenza da Aborigeni, mentre i diritti territoriali dovevano essere espressamente riconosciuti;
- Analoghi diritti legali e minerari dovevano essere garantiti a tutti gli altri insediamenti aborigeni dell'Australia:  
- la conservazione di tutti i luoghi sacri;
- compensazione economica per le terre non restituibili (6.000.000.000 di dollari e una percentuale annua sulle entrate federali lorde);
 
Come chiunque può immaginare, tali richieste furono rigettate.
Non solo, ma in luglio la polizia rimosse le tende e arrestò otto attivisti. Questo però non significò la fine dell'iniziativa, che continuò fra alterne vicende fino al 1979.
Ecco il sommario:
 
 
Preface (Larissa Behrendt)
Introduction (Gary Foley, Andrew Schaap & Edwina Howell)
 
SECTION 1: THE ORIGINS OF THE EMBASSY
1. The Aboriginal Embassy: An Account of the Protest of 1972 (Scott Robinson)
2. A Reflection on the First Thirty Days of the Embassy (Gary Foley)
3. The Origins of Aboriginal Political Consciousness and the Aboriginal Embassy, 1907-1972 (Gordon Briscoe)
4. Aboriginal Protest (Leith Duncan)
5. Black Power - by Any Means Necessary (Edwina Howell)
6. Tracking Back: Parallels between the 1920s Aboriginal Political Movements Parallels and 1972 Tent Embassy (John Maynard)
7. The Freedom Ride (Ann Curthoys)
 
SECTION 2: THE EVENT OF THE EMBASSY
8. The Beginnings of the Embassy (January 1972)
9. Camping Indefinitely at the Embassy (February-June 1972)
10. Confrontation at the Embassy (July 1972)
11. The Continuing Presence of the Embassy since 1992
 
SECTION 3: THE LEGACY OF THE EMBASSY
12. Anniversary Reflections
13. The Constitutional Politics of the Aboriginal Embassy (Paul Muldoon & Andrew Schaap)
14. Stating Genocide in Law (Jennifer Balint)
15. The Spatial Politics of Aboriginal Protest in the Parliamentary Triangle (Kurt Iveson)
16. War by Other Means: The Australian War Memorial and the Aboriginal Tent Embassy in National Space and Time (Fiona Nicoll)
17. What do we want? Not Native Title, That's for Bloody Sure (Nicole Watson)
 
 
Un libro necessario per conoscere e comprendere un momento centrale delle lotte indigene del ventesimo secolo. 
Gary Foley è uno dei promotori dell'Aboriginal Tent Embassy. Oggi insegna Storia alla Victoria University di Melbourne. Andrew Schaap insegna Teoria politica all'Università di Exeter. Edwina Howell lavora con Gary Foley alla Victoria University.
Per altre informazioni: