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Se souvenir des Arméniens 1915-2015:
Centenaire d'un génocide

Uno dei dogmi storici più radicati è quello che per lungo tempo aveva visto nella Shoah una tragedia unica e irripetibile. Poi, piano piano, questa convinzione ha cominciato a vacillare. Soprattutto perché nella seconda metà del Novecento il nostro pianeta è stato insanguinato da molti altri genocidi: Biafra, Bosnia, Cambogia, Darfur, Ruanda, Tibet...

Al tempo stesso abbiamo preso piena coscienza del genocidio armeno, o per meglio dire di tutte le minoranze cristiane dell'impero ottomano.

Molti studiosi autorevoli hanno cominciato a contestare l'unicità del genocidio ebraico: ovviamente non per minimizzare questa tragedia, le cui proporzioni gigantesche sono innegabili, ma semplicemente per inserirla in un ampio quadro storico di tipo comparativo. 

Buona parte del mondo culturale ebraico, come sappiamo, ha rifiutato questa nuova lettura, riaffermando che l'unicità della Shoah non poteva essere messa in discussione. Alcuni arrivavano a sostenere che negarla rappresentasse un'offesa per le vittime.

Ma ormai anche questo tabù sta cadendo. La Giuntina, la più prestigiosa case editrice ebraica italiana, ha pubblicato recentemente il libro "Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno" (da noi segnalato il 20 gennaio scorso). Questa scelta editoriale non lascia più spazio a nessun dubbio. 

Non si tratta comunque di una posizione isolata. Il nuovo numero dell'autorevole "Revue d'histoire de la Shoah" (202, mars 2015) ha infatti per tema Se souvenir des Arméniens 1915-2015: Centenaire d'un génocide.

Il fascicolo - un volume di circa 400 pagine - propone una grande varietà di documenti (archivi diplomatici e militari, lettere, rapporti e testimonianze) che spiegano lo sviluppo degli avvenimenti relativi al genocidio armeno privilegiando un'ottica comparativa. 

La "Revue d'histoire de la Shoah", nata nel 1946 come "Le monde juif", è la sola pubblicazione europea interamente dedicata alla storia del genocidio ebraico. La rivista semestrale si inserisce nell'ampio ventaglio di initiative culturali e didattiche promosse dal Mémorial de la Shoah (17 rue Geoffroy l'Asnier, Parigi). Concepita di regola con formula monografica, la pubblicazione ospita scritti dei maggiori esperti sel tema. Attualmente diretta dallo storico Georges Bensoussan, viene pubblicata dall'editore Calmann-Levy.

Ha pubblicato anche dei numeri dedicati ad altri genocidi: "Les Tsiganes dans l'Europe allemande" (167, septembre-décembre 1999), "Ailleurs, hier, autrement: le génocide des Arméniens (177-178, janvier-août 2003), "Rwanda. Quinze ans après. Penser et écrire l’histoire du génocide des Tutsi" (190, janvier-juin 2009).

Per altre informazioni:

www.memorialdelashoah.org

http://calmann-levy.fr