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Poems for the Hazara: A Multilingual Poetry Anthology and Collaborative Poem by 125 Poets from 68 Countries

Invaso dagli Stati Uniti nel 2001, l'Afghanistan è ormai oggetto di un'attenzione mediatica sempre più fiacca. La grave situazione della minoranza hazara - turcomanni sciiti, circa il 19% della popolazione afghana - non ha mai destato interesse, figuriamoci ora. Fortunatamente, però, esiste anche qualcuno che non si rassegna e si impegna concretamente per questo popolo. 
Centoventi poeti di sessantotto paesi hanno espresso la propria solidarietà con Poems for the Hazara: A Multilingual Poetry Anthology and Collaborative Poem by 125 Poets from 68 Countries, un'antologia di poesie in 17 lingue: armeno, catalano, ebraico, francese, giapponese, greco, hazaragi, inglese, irlandese, italiano, norvegese, portoghese, rumeno, spagnolo, tedesco, turco e ungherese. 
Il volume (Full Page Publishing, New York-Oslo-Charlotte 2014, pp. 600) è nato da un'idea di Kamran Mir Hazar, giornalista e poeta hazara residente in Norvegia, che ha curato l’editing e 
la pubblicazione.
Il progetto ha richiesto un anno, durante il quale ciascun poeta ha scritto una poesia dedicata al popolo hazara. Hanno partecipato anche quattro poeti italiani: Stefania Battistella, Beppe Costa, Andrea Garbin ed Edvino Ugolini. Ogni poesia ha la traduzione inglese a fronte.
Si tratta di un'iniziativa veramente lodevole, tanto più che riguarda una questione completamente ignorata dai mezi d'informazione
Il libro è disponibile in due versioni: paperback e con copertina rigida. Acquistarlo significa aiutare un popolo oppresso e dimenticato. 
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