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Nomadic Peoples, XIX, 1, 2015

I popoli nomadi e seminomadi costituiscono una parte importante del mondo indigeno: dai Sami (Lapponi) del Nordeuropa ai Wodaabe dell'Africa
settentrionale, dai Wanniyala Aetto (Vedda) di Sri Lanka ai Beduini del Medioriente, queste minoranze più o meno consistenti sono presenti in tutti i continenti. Le loro culture sono strettamente legate a un quadro ambientale, economico e sociale particolare. Tutto questo legittima uno studio specialistico autonomo: è appunto questo l'obiettivo di Nomadic Peoples, l'unica rivista accademica dedicata ai popoli suddetti.
Il nuovo numero (XIX, 1, 2015) offre una ricca varietà di contributi.
Fabienne Desray si concentra sulle questioni di genere che caratterizzano i Wodaane del Niger; Maria Seeley ci parla delle poetesse beduine della Giordania; le difficili condizioni dei Beduini che vivono in Israele vengono invece trattate da Emily McKee; completano questo numero altri saggi e numerose recensioni.
"Nomadic Peoples", nata nel 1979, è diretta da Saverio Krätli e pubblicata da White Horse Press. La rivista è espressione della Commission on Nomadic Peoples, aderente all'International Union of Anthropological and Ethnological Sciences. Sia la Commissione che la rivista sono state fondate dall'antropologo americano Philip Carl Salzman, che insegna alla McGill University di Montreal (Canada). 
Per altre informazioni:    
www.whp-journals.co.uk/NP.html

http://nomadicpeoples.info