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Moonshot:
The Indigenous Comics Collection (Vol. 1)

Ormai la creatività artistica dei popoli indigeni si esprime nei campi più diversi. Basti pensare ad attori come Rena Owen (maori) e Graham Greene (oneida); a musicisti come l'aborigeno William Barton, virtuoso del dodjeridoo; a scrittori amerindiani come Sherman Alexie e Louise Erdrich, o tuareg come Hawad. In questa varietà sta trovando spazio anche il fumetto.
Un ottimo esempio è Moonshot: The Indigenous Comics Collection (Vol. 1), un volume curato da Hope Nicholson, prestigiosa esperta della nona arte. Quasi tutti gli scrittori e i disegnatori che hanno contribuito al libro (AH Comics, Toronto [ON] 2015, pp. 176, $19.99) sono indigeni, e in particolare indiani nordamericani: Elizabeth LaPensée (anishinaabe), Jon Proudstar (yaqui/maya), Arigon Starr (kickapoo), etc. 
Tutti vantano una lunga esperienze nel campo del fumetto, generalmente in quello dedicato ai supereroi, si tratti di personaggi famosi come Batman, Hulk e Spiderman oppure di altri quasi ignoti in Italia, loro stessi indigeni, come Dark Owl e Kagagi.  
Le storie raccolte nel volume non contengono gli stereotipi e i pregiudizi che conosciamo: i protagonisti sono personaggi complessi, capaci di provare vere emozioni. Non solo, ma sono state realizzate coinvolgendo dei saggi anziani, che hanno approvato le storie stesse e il modo in cui sono state proposte. Questo fa dell'antologia in questione un'opera autentica e genuina.
"Moonshot" è il frutto di un mondo culturale variegato che supera i confini del fumetto toccando molte altre forme espressive: per questo ci troviamo fra gli altri Michael Sheyahshe, autore del libro "Native Americans In Comic Books: A Critical Study" (McFarland, 2008); Jay Odjick, produttore televisivo; musiciste come Arigon Starr, autrice del musical "The Red Road", e Buffy Sainte-Marie (il titolo del volume è tratto da una sua vecchia canzone). 
Estremamente curata anche in termini grafici, l'antologia è un ottimo documento della validità e della modernità che i popoli indigeni sono capaci di esprimere.
Hope Nicholson, nata a Winnipeg e residente a Toronto, ha lavorato per alcuni anni nell'industria cinemagrafica. Ha curato numerose opere a fumetti, fra le quali spicca la ristampa di "Nelvana of the Northern Lights" (IDW Publishing, 2014), eroina inuit del fumetto canadese degli anni Quaranta, che ha realizzato insieme a Rachel Richey.
La casa editrice AH Comics, fondata a Toronto nel 2011, è diretta dal disegnotore-soggettista Andy Starleigh.

Per altre informazioni:

http://ahcomics.com

http://hopenicholson.com

http://nelvanacomics.com