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Mare Monstrum.
Immigrazione: bugie e tabù

In Italia il problema dell'immigrazione non viene affrontato soltanto in ritardo, ma anche in modo manicheo: per alcuni il migrante sarebbe un fratello da accogliere a braccia aperte sempre e comunque, secondo altri un pericoloso invasore da respingere. Entrambe le posizioni sono sbagliate e non risolvono il problema dell'immigrazione di massa, che invece reclama una soluzione equa e tempestiva.
Alcune riflessioni alternative sono state raccolte da Alessio Mannino in Mare Monstrum. Immigrazione: bugie e tabù (AriannaEditrice, Bologna 2014, pp. 96, € 9,80, sul sito dell'editore € 8,33). 
Il libro contiene interviste a studiosi e giornalisti come Alain De Benoist, Massimo Fini, Diego Fusaro e Maurizio Pallante.
Quello che emerge dalle loro riflessioni è un quadro chiaro: la "migrazione felice" è un' illusione strumentale che nasconde il lato oscuro di un futuro senza differenze. Un danno per tutti, sia per chi arriva che per chi ospita.
Una singolare ma eloquente coincidenza vuole che questo libro esca proprio mentre i media portano in primo piano la rete mafiosa che fa capo all'amministrazione comunale romana, per la quale lo sfruttamento dell'immigrazione rappresenta la linfa vitale.
Le edizioni Arianna, fondate e dirette da Eduardo Zarelli, propongono un ottimo catalogo di libri non conformisti sull'ecologia, lapolitica internazionale, la critica al capitalismo e alle "guerre giuste".
Alessio Mannino (Palermo, 1980) vive a Vicenza, dove lavora come giornalista. Dirige il quotidiano telematico "La Nuova Vicenza" ecollabora a "La voce del ribelle". Cura il blog "Asso di picche".
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