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Luys i Luso

Chi segue regolarmente questa mailing list avrà notato che quest'anno, ricorrendo il centenario del genocidio armeno, stiamo dedicando ampio spazio a questo anniversario. Al tempo stesso, però, ci siamo sforzati di farlo in modo vario: non segnalando solamente conferenze, libri e riviste, ma anche iniziative che potessero interessare un pubblico più ampio, come film, fumetti e dischi.
Questo spiega perché oggi parliamo di Luys i Luso (ECM, 2015), il nuovo CD del pianista armeno Tigran Hamasyan. Il titolo significa "luce da luce" nella sua lingua.  
Il disco è espressamente dedicato al centenario del genocidio. Per realizzarlo l'autore ha scelto alcuni sharakan (canti liturgici armeni) e canti di vari connazionali, che ha poi arrangiato per piano e voce. Questa musica, che spazia dal V al XIX secolo, trova una nuova espressione drammatica attraverso la fantasia improvvisativa del pianista e l'intenso contributo vocale dello Yerevan State Chamber Choir (Yerevan è la la capitale della repubblica armena). Il risultato è un lavoro ricco di melodie originali e struggenti.
Il compositore armeno sta promuovendo il nuovo disco con un tour che tocca varie città europee, fra le quali Lione (9 ottobre), Bergamo (11 ottobre), Losanna (13 ottobre) e Zurigo (14 ottobre).
Tigran Hamasyan (17 luglio 1987, Gyumri) è un pianista jazz fortemente influenzato dalla tradizione armena. Fra i suoi dischi ricordiamo "A Fable"  (Verve, 2011) e" Mockroot" (Nonesuch, 2015). Ha collaborato con vari musicisti, fra i quali Dhafer Youssef, col quale ha suonato in "Abu Nawas Rhapsody" (Jazzland Records, 2010).
Per altre informazioni:

www.tigranhamsyan.com

www.luysiluso.com