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Luoghi santi e "Stato Islamico"

Stimolante e concentrato su due temi di grande attualità, il nuovo numero di "Eurasia" dedica il suo consueto dossier al tema Luoghi santi e "Stato Islamico". In realtà si tratta di due dossier distinti. 
Il primo, che propone un'ampia ricognizione storica dei luoghi santi di varie religioni, spazia dall'India all'Anatolia, dal Medio Oriente alla Russia.
Particolarmente utile e interessante il dossier sull'ISIS (Islamic State of Iraq and Syria, DAESH nell'acronimo arabo). La rivista diretta da Claudio Mutti, come di consueto, offre spunti di riflessione alternativi per comprendere un fenomeno di cui si discute e si scrive molto ma di cui si capisce molto poco. Anche i "programmi di approfondimento" (La gabbia, Matrix, Piazzapulita, etc.), tranne rarissime eccezioni, alimentano questa confusione.
Il numero tratta dell'ISIS rifiutando la vulgata diffusa dalla maggioranza dei media europei e occidentali, secondo i quali sarebbe in corso uno scontro fra le potenze occidentali e il radicalismo islamico incarnato dall'ISIS. Al contrario, spiega Spartaco Alfredo Puttini, esiste una salda alleanza fra l'imperialismo americano e l'islamismo reazionario jihadista sponsorizzato dagli emiri del Golfo.
I saggi del dossier sono firmati da Enrico Galoppini, Gilles Munier, Lorenzo Salimbeni e Jean-Michel Vernochet.
Completano il numero una scelta di documenti e due articoli sulla crisi ucraina.
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