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Les langues de France

Quando si comincia a seguire i problemi delle minoranze, una delle prime nozioni che si imparano è la lunga e consolidata tradizione centralista della Francia. Del resto, l'avversione per le minoranze linguistiche (circa il 20% della popolazione) è una delle pietre angolari su cui è stata costruita nata la Francia repubblicana che conosciamo.
Fortunatamente, però, diversi segnali indicano che questa concezione retrograda è destinata a tramontare. Nel 2008, per esempio, la Costituzione ha riconosciuto le lingue regionali.
Un utile aggiornamento sulla situazione linguistica della repubblica è il libro Les langues de France (Dalloz, Paris 2014, pp. 192, € 3).   Nel volume Michel Alessio, Violaine Eysseric e Simon Couturier hanno raccolto una serie di documenti ufficiali che chiariscono l'attuale posizione del governo francese sulla questione.
Ecco il sommario:
 
Le cadre juridique relatif aux langues régionales
1. La Constitution 
2. L'enseignement 
3. Les médias 
4. La sphère publique
5. La justice 
6. Les textes internationaux et la question des langues régionales

L'introduzione è di Aurélie Filippetti, Ministro della cultura et della comunicazione.
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