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L'Italie et la Shoah:
Le fascisme et les Juifs, les italiens et la persécution antijuive

Nell'Italia del dopoguerra l'esperienza fascista, anziché esser oggetto di una profonda rielaborazione politica e culturale, è stata messa da parte e riletta in due modi diversi ma entrambi sbagliati. Molti l'hanno rigettata in maniera cieca e acritica. Molti altri, pur senza essere nostalgici, l'hanno parzialmente assolta pensando che l'unico vero errore di Mussolini fosse stato quello di allearsi con Hitler.
Fermo restando che tale tesi è inaccettabile, è davvero incredibile che questa sia considerata un modo per chiudere il discorso, anziché un punto di partenza per analizzare la grave responsabilità italiana nella Shoah. Come se fra i frutti dell'alleanza fra le due dittature non si dovesse mettere in conto anche lo sterminio degli ebrei, facilitato dai vari campi di concentramento sparsi per la penisola (Bolzano, San Sabba, etc.).
L'Italie et la Shoah: Le fascisme et les Juifs, les italiens et la persécution antijuive è appunto il tema che la "Revue d’histoire de la Shoah" analizza nel suo nuovo numero (204, mars 2016).
Se è vero che lo sterminio della minoranza israelita è stato concepito in Germania e realizzato in larga prevalenza da uomini del regime nazionalsocialista, è altrettanto vero che le due strutture fasciste – la dittatura e la RSI – hanno dato un contributo che non deve essere minimizzato e tantomeno taciuto.
Il tema occupa uno spazio marginale nella storiografia, sia italiana che internazionale. Le ricerche sono ancora scarse e frammentarie, quindi questo numero è particolarmente benvenuto, dato che si sforza di colmare un vuoto. I saggi inquadrano la Shoah nel contesto politico, culturale e sociale italiano, ma non si limita al periodo bellico, partendo invece dagli albori del regime fascista. Un secondo numero sullo stesso tema sarà pubblicato nel marzo 2017.
La "Revue d’histoire de la Shoah" è edita da Calmann-Lévy e curata dal Mémorial de la Shoah, un museo/centro di documentazione dedicato al genocidio ebraico che ha sede a Parigi. Vale la pena di sottolineare che la rivista, pur dedicanosi in prevalenza alla Shoah, ha dedicato vari numeri ad altri genocidi, come Les Tsiganes dans l'Europe allemande (167, 1999), Rwanda, quinze ans après - Penser et écrire l'histoire du génocide des Tutsi (190, 2009) e Se souvenir des Arméniens, 1915-2015. Centenaire d'un génocide (202, 2015).
Per altre informazioni:

www.memorialdelashoah.org