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Israel and South Africa:
The Many Faces of Apartheid

La maggior parte dei mezzi d'informazione continua a parlare della questione palestinese usando termini e concetti ormai superati. Molti si ostinano a ritenere che l'annosa vertenza possa essere risolta con la vecchia formula "due popoli, due stati". Allo stesso modo, continuano a definire Israele "l'unica democrazia del Medio Oriente", chiudendo gli occhi sulla repressione spietata che lo stato sionista esercita ogni giorno nei confronti della popolazione palestinese. Come se ciò non bastasse, gran parte dei filoisraeliani trova normale che il principale alleato di Tel Aviv, gli Stati Uniti, sia anche alleato dell'Arabia Saudita, paese non certo libertario oltreché finanziatore dell'ISIS.
Per mettere ordine in questa confusione concettuale è necessario ricorrere a libri di esperti particolarmente seri e qualificati. Un ottimo esempio è Israel and South Africa: The Many Faces of Apartheid (Zed Books, London 2015, pp. 225, £14.99), scritto dallo studioso israeliano Ilan Pappe.
Il titolo anticipa chiaramente la tesi centrale dell'autore: Israele è ormai uno stato fondato sull'apartheid. Il libro dimostra che questo termine, storicamente legato all'esperienza sudafricana (1949-1994), merita oggi di essere applicato al caso israeliano, anche se si  tratta  di due contesti diversi.
Val la pena di ricordare, fra l'altro, che nel 1975 l'ONU aveva approvato a larga maggioranza la Risoluzione 3379, dove il sionismo veniva  considerato una forma di razzismo. La risoluzione venne poi annullata nel 1991 in seguito alle pressioni americane. 
Il libro di Pappe conferma, se necessario, che non tutti gli intellettuali israeliani accettano supinamente le basi ideologiche sulle quali si regge questo paese, che nel definirsi "stato ebraico" denuncia involontariamente la propria natura discriminatoria. 
Un'opera tonificante che auspichiamo di vedere tradotta una traduzione italiana.
Ilan Pappé (Haifa, 1954) è uno storico israeliano anti-sionista. Rappresenta la voce più critica nei confronti della leadership israeliana  e in favore dei palestinesi. Attualmente è professore cattedratico nel Dipartimento di Storia dell'Università di Exeter (Gran Bretagna). Fra i suoi libri, alcuni dei quali tradotti in italiano, ricordiamo "The Making of the Arab-Israeli Conflict, 1947-1951 (I.B. Tauris, 1992) e "The Ethnic Cleansing of Palestine"  (Oneworld Publications, 2007, trad. it. "La pulizia etnica della Palestina", Fazi, 2008.)
Per altre informazioni: 

http://zedbooks.co.uk