Nell'ultima fase dell'impero ottomano (1856–1922) le molte minoranze che lo componevano iniziarono a farsi sentire con atti di contestazione sempre più evidenti. Per quanto riguarda i greco-ortodossi di Istanbul, fu soprattutto attraverso la musica che questa comunità espresse la propria diversità culturale. Greek Orthodox Music in Ottoman Istanbul: Nation and Community in the Era of Reform (Indiana University Press, Bloomington [IN] 2015, pp. 288, $35.00), scritto da Merih Erol, analizza il tema in maniera approfondita. Attingendo a fonti religiose e laiche l'autrice fornisce un ampio panorama della musica bizantina, delle sue forme e delle sue implicazioni culturali. In questo modo appare chiaro come la musica rivestisse un peso culturale centrale che andava ben oltre la semplice espressione artistica. Il volume è integrato da alcuni brani disponibili su Internet.Merih Erol è Senior Fellow alla Koç Üniversitesi di Istanbul. Ha collaborato con varie università e con vari centri accademici.Per altre informazioni:
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