homepage » Recensioni » Esa ruca llamada Chile y otras cró...

Esa ruca llamada Chile y otras crónicas mapuches

.
.

La visibilità che alcuni popoli indigeni hanno acquistato negli ultimi 20-25 anni ci ha consentito di conoscere anche numerosi giornalisti 
provenienti dalle loro fila. 
Uno di questi è il mapuche Pedro Cayuqueo, autore del libro Esa ruca llamada Chile y otras crónicas mapuches(Catalonia, Santiago de Chile 2014, pp. 
Il volume è stato presentato durante la conferenza mondiale sui popoli indigeni che si è svolta recentemente all'ONU (22-23 settembre). 
Il titolo ("Questa casa chiamata Cile e altre cronache mapuche") vuole mettere in evidenza "l'importanza del dialogo a livello nazionale su questo tema", come dice l'autore, alludendo alla situazione odierna del popolo mapuche (10% della popolazione cilena).
Analista lucido e preciso, sincero difensore del suo popolo ma alieno da ogni velleitarismo, Cayuqueo esamina vari temi politici, culturali e sociali. Critica puntualmente la presidentessa cilena, Michelle Bachelet (2006–2011, rieletta nel 2014) e la sua politica nei confronti dei Mapuche.
Pedro Cayuqueo (Puerto Saavedra, 1975) ha fondato e diretto due periodici, "Azkintuwe" e "Mapuchetimes". Collabora a diverse testate cilene, fra le quali "The Clinic" e "Caras". Fa parte dell'Agencia Internacional de Prensa Indígena (RED-AIPIN) e dell'Instituto Nacional de Derechos Humanos (INDH). Inoltre è emembro fondatore del partito mapuche Wallmapuwen, nato nel 2005.
Ha pubblicato vari libri, fra i quali ricordiamo "La voz de los lonkos. Selección de reportajes del periódico Azkintuwe" (Catalonia, 2013).
Per altre informazioni: