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De l'Asie Mineure à la Turquie:
Minorités, homogénéisation ethno-nationale, diasporas

Il termine "Asia minore" evoca un complesso intreccio di riferimenti storici, culturali e religiosi. Dall'impero bizantino a quello ottomano, per poi approdare alla Turchia, questa regione ha perduto una buona parte della propria ricchezza culturale proprio in seguito alla nascita di questa repubblica. Lo sradicamento delle minoranze cristiane - Armeni, Assiri e Greci - è stato portato avanti in tutti i modi, incluso il genocidio. Poi il nuovo potere ha dovuto fare i conti con una minoranza in prevalenza musulmana molto più consistente, quella kurda.
Il centralismo violento di Ankara ha generato così varie diaspore, alle quali si è aggiunta in tempi più recenti quella turca. 
Il libro De l'Asie Mineure à la Turquie: Minorités, homogénéisation ethno-nationale, diasporas (CNRS, paris 2015, pp. 412, € 26), scritto da Michel Bruneau, ci permette di conoscere in modo dettagliato il romanzo tragico che è stata la storia della grande penisola eurasiatica.
L'approccio multidisciplinare dell'autore si rivela particolarmente utile per comprendere le tante implicazioni geopolitiche della regione, che conserva un ruolo centrale nella politica odierna.
Michel Bruneau, geografo ed ellenista, ha scritto vari libri, fra i quali "Diasporas et espaces transnationaux" (Anthropos, 2004) e "L'Asie d'entre Inde et Chine" (Belin, 2006).

Per altre informazioni:

www.cnrseditions.fr