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Corse, terre de non-violence?

La rivista francese "Alternatives non-violentes" dedica l'ultimo numero (169) alla Corsica, e in particolare al problema della violenza: una scelta opportuna, dato che negli ultimi tempi l'isola è caratterizzata da una marcata recrudescenza di questa piaga sociale. 
Il numero, che ha per titolo Corse, terre de non-violence?, non si concentra solamente sul fenomeno, ma dedica ampio spazio alle iniziative popolari che cercano di promuovere una cultura capace di contrastare la nuova ondata di violenza.
Chi ha una scarsa sconoscenza della realtà corsa potrebbe pensare che questa violenza nascesse nell'ambiente del terrorismo separatista, ma la realtà è molto diversa.  
A questo numero hanno contribuito fra gli altri Kim Altmeyer, Jean-Charles Adami, Jean-François Bernardini e Jacques Fusina. Spicca inoltre un'intervista a Edmond Simeoni, figura storica dell'autonomismo corso che ha sempre rifiutato il ricorso alla violenza e alla clandestinità.
"Alternatives non-violentes", nata nel 1973, analizza i meccanismi sociali, culturali e politici con i quali sia possibile diffondere una cultura della nonviolenza. Pubblicata con cadenza trimestrale, dedica ogni numero a un tema specifico. Alla rivista, oggi diretta da Alain Refalo, collabora una ricca varietà di studiosi, giornalisti, teologi, sociologi, etc.
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