homepage » Recensioni » China's Forgotten People:
Xinjiang, ...

China's Forgotten People:
Xinjiang, Terror and the Chinese State

Eccettuati i popoli del Tibet, oggettivamente favoriti dall'importanza mondiale del Dalai Lama, l'oppressione delle nazionalità minoritarie 
della Cina è stata percepita soltanto in anni recenti. Questo dimostra quanto fosse inconsistente l'anticomunismo viscerale in voga durante la Guerra Fredda: il comportamento di Pechino verso le minoranze offriva spunti polemici ideali, ma chi avrebbe potuto coglierli era troppo impegnato a sostenere le dittature anticomuniste come il Cile o la Turchia. Senza scordare i legami commerciali che imponevano (e impongono) di chiudere un occhio (se non due) sulle violazioni dei diritti umani e collettivi che sono pratica quotidiana nel paese asiatico.
Questo spiega perché la percezione di cui si parlava sopra, pur non essendo più limitata al Tibet, sia ancora incompleta. In pratica la sola minoranza che sia riuscita a superare il muro del silenzio mediatico è quella uigura.
Gli Uiguri, turcomanni musulmani, vivono in prevalenza nel Xinjiang (pr. Sinkiang), la "repubblica autonoma" situata nell'estremo nordovest della Repubblica Popolare Cinese. Grande il triplo della Francia, il Xinjiang ha ricevuto più volte l'attenzione della stampa, che però ne  ha dato un quadro impreciso e frettoloso. 
Ma ora possiamo approfondire la materia grazie a Nick Holdstock, autore di China's Forgotten People: Xinjiang, Terror and the Chinese State (I. B. Tauris, London 2015, pp. 288, £14.99).
L'autore è uno dei pochi giornalisti europei che abbiano vissuto per qualche tempo nel Xinjiang. Grazie a questa conoscenza diretta ci offre un panorama ampio e aggiornato dei problemi che travagliano la vita della minoranza in questione. L'autore si sofferma anche sul terrorismo. Da una parte, questo è diventato una risposta all'oppressione di Pechino; dall'altra, la "guerra al terrorismo" lanciata da Washington dopo l'11 settembre 2001 ha fornito al regime cinese l'occasione ideale per criminalizzare e stroncare qualsiasi forma di dissenso. 
Il fatto che gli Uiguri siano musulmani non ha fatto altro che facilitare questa repressione.
Nick Holdstock è un giornalista inglese. Esperto di questioni cinesi, scrive su "Dissent", "The Independent" e altre testate. Ha pubblicato il libro "The Tree that Bleeds" (Luath Press, 2011).

Per altre informazioni:

www.ibtauris.com