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Breiz Atao!
Mordrel, Delaporte, Lainé, Fouéré: une mystique nationale (1901-1948)

Nel periodo fra le due guerre mondiali la Bretagna conobbe dei fermenti politici e culturali che si intrecciarono strettamente col fascismo e col nazionalsocialismo. Alcuni circoli bretoni sostennero apertamente queste due dittature, non per un'effettiva consonanza ideologica, ma soltanto perché credevano che la vittoria dell'Asse avrebbe permesso alla Bretagna di diventare indipendente.
I principali esponenti di questo ambiente erano quattro: Raymond Delaporte, Yann Fouéré, Celestine Lainé e Olier Mordrel. Quest'ultimo fu tra i fondatori del giornale "Breiz Atao" ("Bretagna sempre"), del Parti autonomiste breton e del Parti national breton.
Considerati a lungo dei semplici collaborazionisti, questi militanti vengono finalmente inquadrati in maniera più articolata e complessa dal libro Breiz Atao! Mordrel, Delaporte, Lainé, Fouéré: une mystique nationale (1901-1948), scritto da Sébastien Carey.
L'opera (Presses Universitaires de Rennes, pp. 610, € 25) ripercorre la vita dei quattro attivisti dalla nascita all'esilio in Irlanda o in Argentina. Inoltre compara il movimento bretone ad altri ambienti culturali non-conformisti attivi all'epoca in Francia e in Europa. Grazie a questo approccio l'ambiente politico-culturale analizzato acquista la profondità e la complessità che consente al lettore - anche a quello digiuno della materia - di conoscere correttamente questa pagina di storia europea.
Sébastien Carney, docente di Storia contemporanea all'Universitè de la Bretagne Occidentale (Brest), è uno specialista dei movimenti politici bretoni, del regionalismo e del separatismo. 
Per altre informazioni: 

www.pur-editions.fr