Language, Identity and Power:
What Future for Minority Languages in Europe?

Merita molta attenzione la conferenza sul tema Language, Identity and Power: What Future for Minority Languages in Europe?, che si svolgerà il 24 febbraio al Parlamento europeo di Bruxelles (Room ASP5E3).
L'iniziativa è stata organizzata dalla Unrepresented Nations and Peoples Organization (UNPO) insieme alla European Free Alliance (EFA) e al
Centre Maurits Coppieters.
L'UE si compone di 28 stati membri e ha 24 lingue ufficiali. A queste si devono aggiungere circa 70 lingue regionali o minoritarie, parlate complessivamente da oltre 50.000.000 di persone. 
Nonostante i trionfalismi diffusi dagli uffici comunitari, la situazione delle minoranze linguistiche è tutt'altro che soddisfacente. Molte lingue restano discriminate; alcune rischiano addirittura l'estinzione. Mentre l'Unione Europea si preoccupa di definire regole comuni per questioni economiche, industriali e doganali, nulla di simile viene fatto per i diritti delle minoranze: ogni stato viene lasciato libero di comportarsi come crede. Questa logica assurda genera una situazione ingiusta e confusa.   
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