Il primo genocidio del ventesimo secolo. Bibliografia recente sugli Herero e sui Nama

Contrariamente a quello che si dice spesso, il primo genocidio del secolo scorso non fu quello degli Armeni, o per meglio dire, di tutte le minoranze cristiane dell'impero ottomano, quindi anche Assiri e Greci del Ponto. Il triste primato spetta invece agli Herero e ai Nama, popoli seminomadi della Namibia, che fra il 1904 e il 1905 furono sterminati dall'esercito tedesco. All'epoca il paese si chiamava Africa di Sud-Ovest ed era appunto una colonia tedesca. 
Popoli di cultura diversa (bantu i primi e ottentotti i secondi), più volte in guerra fra loro, gli Herero e i Nama decisero di unire le forze contro l'esercito guidato dal generale Lothar Von Trotha. Il militare era già noto per aver represso con durezza spietata le rivolte indigene dei territori dell'Africa orientale che erano stati assegnati alla Germania dalla conferenza di Berlino (1885). 
La situazione si era fatta insostenibile: privati delle loro terre, che erano state date ai coloni e alle ditte tedesche, gli indigeni prepararono accuratamente la rivolta, che scoppiò il 12 gennaio 1904. Comandati rispettivamente da Samuel Maharero e da Hendrik Witbooi, i due popoli opposero una strenua resistenza all'offensiva tedesca.
Per vincere la resistenza degli Herero e dei Nama l'esercito tedesco cercò di spingerli nel deserto di Omaheke. Circondati dalle truppe nemiche, che avevano avvelenato i pozzi della zona, gli indigeni morirono di sete o vennero massacrati. Molti altri perirono nei campi di concentramento che erano stati istituiti alla fine del 1904.
Le atrocità dell'esercito tedesco, che continuarono fino al 1915, ebbero un effetto devastante: 65.000 herero e 10.000 nama furono sterminati dall'esercito tedesco. 
Oggi gli Herero sono circa 250.000 e vivono prevalentemente in Namibia; piccole comunità si trovano in Angola e Botswana. Poco più numerosi i Nama, che sono circa 320.000, larga parte dei quali si trova in Namibia, mentre gruppi meno numerosi vivono in Botswana e Sudafrica.
 
 
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