L'Institut kurde de Paris ha organizzato una conferenza intitolata Hommage à Abdul Rahman Ghassemlou, che si svolgerà a Parigi il 21 giugno (Salle Victor Hugo, 101 rue de l’Université, ore 14-17).

Figura centrale della resistenza kurda attiva in Iran, Ghassemlou (1930-1989) era il leader del principale partito kurdo attivo nel paese mediorientale.

Nel 1979 sostenne la rivoluzione che portò alla fine della monarchia di Reza Pahlavi. Ma presto la minoranza kurda capì che il nuovo regime di Khomeyni era un nemico altrettanto spietato. Ghassemlou riparò a Parigi e si unì agli altri gruppi della resistenza kurda attivi in vari paesi.

Nel 1988, dopo la fine della guerra fra Iran e irak, i rapporti fra la minoranza kurda e Teheran divennero meno tesi e cominciarono i negoziati di pace. A Vienna si svolsero quindi alcuni incontri fra le due parti. Ma il 13 luglio 1989 Ghassemlou venne ucciso nella capitale austriaca. 

Questo crimine di stato è rimasto impunito: i responsabili sono stati identificati, ma grazie ai loro passaporti diplomatici hanno potuto far ritorno in Iran.

Chi vuole approfondire la figura di Abdul Rahman Ghassemlou può leggere "The Passion and Death of Rahman the Kurd: Dreaming Kurdistan" (2010), scritto dalla giornalista venezuelana Carol Prunhuber. Il libro può essere richiesto direttamente all'autrice.

 

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